La proposta del Bivacco dello Scacco intitolata “A scuola di Scacchi” è stata presentata anche nell’istituto comprensivo Civitavecchia 1 che raccoglie molte scuole primarie e secondarie del centro di Civitavecchia.
Il progetto, ispirandosi alla Dichiarazione 0050/2011 «Progetto scacchi a scuola», approvata dal Parlamento Europeo nel marzo 2012, fa propria l’idea della promozione del gioco come realtà di aggregazione sociale e culturale. In particolare ne condivide pienamente il punto B, nel quale si considera “che il gioco degli scacchi è accessibile ai ragazzi di ogni gruppo sociale, può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta alla discriminazione, la riduzione del tasso di criminalità e persino la lotta contro diverse dipendenze;” e il punto C, nel quale si considera che “indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali.” Gli scacchi sono quindi utili perché insegnano determinazione, motivazione e spirito sportivo. Inoltre, soprattutto con riferimento al curricolo della scuola primaria e secondaria di primo grado, lo studio degli scacchi è una via privilegiata per l’approfondimento di alcuni aspetti propri delle discipline logico-matematiche. In tal senso non si deve necessariamente mirare all’apprendimento del gioco, quanto all’utilizzo delle situazioni di gioco per il potenziamento non solo degli aspetti metacognitivi e cognitivi, propri appunto delle discipline logico-matematiche, ma anche di quelli attentivi, affettivi, relazionali, etici e sociali. Gli scacchi sono infatti secondo l’approccio pedagogico di Feuerstein uno strumento utile allo sviluppo delle competenze “situate” (concetti di limite, responsabilità e rispetto). Il progetto proposto si rivolge pertanto anche agli studenti BES e in particolari a quelli che presentano difficoltà di attenzione, di apprendimento e problemi di aggressività. Uno dei pilastri degli scacchi è il rispetto dell’avversario attraverso un rapporto di leale competizione fondato sulla conoscenza e il rispetto delle regole: in tal senso gli scacchi favorirebbero l’educazione alla legalità e la diffusione di comportamenti atti anche a prevenire il fenomeno del bullismo. Il gioco degli scacchi favorisce inoltre l’accrescimento delle competenze di pianificazione orientate alla soluzione dei problemi e l’attitudine a prendere decisioni. Non ultimo, ad un livello più avanzato, il gioco degli scacchi affina le attitudini allo studio, in particolare secondo la logica dell’autodidattica e promuove l’emersione, attraverso il gioco e un ambito di studio più libero, di quei talenti che normalmente non possono essere identificati con le classiche attività legate alle materie scolastiche tradizionali.
Questa la scheda riassuntiva:
Titolo del corso |
A scuola di scacchi |
Obiettivo/Azione |
Condurre gli allievi alla conoscenza base degli scacchi per giocare una partita: logica, ideare piani di gioco, valutazione della scacchiera, strategia e tattica. |
Data inizio corso |
Da concordare con la dirigenza scolastica |
Data fine corso |
Da concordare con la dirigenza scolastica |
Totale ore |
10 h su dieci incontri: 1h alla settimana (curricolare o extracurricolare). L’associazione si rende disponibile per eventuali estensioni del monte orario |
Numero destinatari |
15-20 studenti per classe (max due classi) |
Tipologia destinatari |
Allievi dagli 11 ai 13 anni.
Da valutare: alunni dagli 8 ai 10 anni (da definire insieme alle maestre se in orario diurno o pomeridiano). |
Prezzi |
2,5 eur all’ora per alunno (per il monte orario minimo di 10 ore)
Ci si rende disponibili a possibili variazioni nel caso di un numero maggiore di ore o di eventuali contributi da parte della scuola |
Questa la tabella dei contenuti: